Foto MINUTERA
la vita e l’arte del “cassettista”
DI COSA SI TRATTA
La fotografia Minutera è una tecnica della fotografia analogica che consente di scattare e sviluppare immediatamente le foto, direttamente all’interno di un apparato costruito ad hoc.
Alcuni fotografi utilizzano una valigia modificata come camera di scatto e sviluppo, altri, come me, hanno realizzato una “scatola” in legno con l’interno attrezzato, perché contiene il vetro smerigliato di messa a fuoco, la scatola della carta fotografica e le vaschette per gli acidi, sviluppo, arresto e fissaggio.
Qualcuno definisce questo stile fotografico come street box photography proprio perché, un po’ come nella fotografia di strada, si può scattare in ogni posto, sfruttando qualsiasi tipo di sfondo, di luce e di soggetto.
Ciò che colpisce un po’ tutti nella foto Minutera è l’immediatezza del risultato, combinato col sapore vintage del supporto, l’allestimento interno della camera, infatti, permette di fare tutto ciò che normalmente viene fatto in camera oscura.
La fotografia Minutera è nata in Argentina nell’800 per l’esigenza di fornire fotografie per i documenti.
I Minuteros erano fotografi itineranti e le loro macchine erano delle vere camere oscure, che si trovavano nelle vie e nelle piazze.
Dopo è nata la Polaroid, che ha portato inevitabilmente alla fine di questa geniale e storica disciplina fotografica, che è stata riscoperta in questo secolo in molte nazioni tra cui l’Italia.
Si chiamavano Minuteros, perché per fare una foto ci vogliono diversi minuti.
Preferisco, invece di Minuteros, usare il termine italiano cassettisti, perché la macchina è appunto una cassetta di legno con davanti una camera fotografica a soffietto.

Giuseppe Ponticelli,
Sebastian Schlagenhaufer e
Nicola Mauro Salza
a Siena in Piazza San Domenico;
la macchina Minutera è quella di Sebastian,
l’esterno è il contenitore di un’antica macchina da cucire





LA COSTRUZIONE
Affascinato da questa tecnica di fotografia itinerante, ho deciso di costruirmi anch’io una macchina per foto Minutera.
Il primo passo è stato calcolare le misure della “scatola” che avrebbe dovuto contenere le bacinelle per lo sviluppo e il contenitore a tenuta di luce per la carta fotografica.
Ho voluto inizialmente creare un modello in cartone, che poi ho convertito in legno, dopo aver fatto i primi test di usabilità.
Per l’ottica ed il soffietto ho deciso di usare una Balgenkamera folding per pellicole piane cm. 9×12, realizzata in Germania a cavallo tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, gli ho tolto soltanto il dorso del porta chassis per le lastre e gli ho aggiunto un tappo in pelle sempre color bordeaux come è la casetta ed anche la manica laterale, che serve per introdurre il braccio nella cassetta e lavorare a tenuta di luce.
L’ottica è una Brebico Anastigmat 135 mm. f. 6.8, con tempi di 1/25, 1/50 1/100 di secondo più le pose B e T.
Siccome l’ottica originale è difettosa, anche se ha una meccanica semplice ed essenziale, ho optato per sostituirla con un obiettivo Linhof Carl Zeiss 105 mm. f. 3.5 Tessar con otturatore, diaframmi, tempi, sincro del flash, quindi l’ottica per me è congeniale.



Per il supporto del vetro smerigliato (realizzato su mia richiesta) e per il reggi-carta, entrambi montati su una slitta di alluminio nero e graduata a quattro movimenti e due frizioni, nonché per il supporto per ri-fotografare il negativo, ho realizzato delle guide in legno.
Al fine di evitare di dover tagliare la carta in camera oscura, riducendo quindi gli sprechi, ho scelto di usare un formato carta un po’ inconsueto, cm. 10,5 x 14,8, si tratta della carta Ilford Mutigrade RC Delux Pearl non sensibile alla luce giallo-verde.
Ho finito di modificare la mia macchina per foto Minutera a settembre 2024, la realizzazione è durata quasi un anno e quattro mesi.
Le principali modifiche:
- aggiunta di uno specchio per permettere al soggetto ritratto di vedersi in volto e giudicare la sua espressione facciale
- aggiunta di un terzo sportello sulla sinistra della cassetta, gli altri due, uno dentro all’altro, sono nella parte posteriore
- modifica della slitta di alluminio nero e graduata a quattro movimenti e due frizioni, per permettere alla carta fotografica di combaciare con il piano dorsale della Balgenkamera folding
- aggiunta della terza vaschetta, alloggiata internamente e posizionata dietro al terzo sportelli nella parte anteriore della cassetta



Segue un filmato caricato sul mio canale YouTube con le fotografie durante la costruzione dal progetto in cartone fatto in data 15 maggio 2023 fino allo sviluppo del progetto terminato il 15 settembre 2023.
Desidero ringraziare Giuseppe T. per il suo gran lavoro manuale, io mi sono occupato di tutti gli aspetti tecnici fotografici.